L'ARTE DI PIETRO PERUGINO E LA VERNA

Podesteria "Michelangelo" / Chiusi della Verna (AR)

prenota la visita

6 agosto / 5 ottobre 2023

La mostra L'arte del Perugino e la Verna curata da Nicoletta Baldini, è promossa e organizzata dall'Associazione Progetto Idea, con il sostegno di TutelaLegale e il patrocinio del Comune di Chiusi della Verna.

Mazzafirra si occupa della promozione, del materiale grafico, dell'assistenza di sala e dei percorsi guidati.

La Mostra

A cinquecento anni dalla morte di Pietro Perugino, uno dei grandi protagonisti della pittura italiana del Rinascimento, Chiusi della Verna intende celebrare il divin pittore con una mostra che prende le mosse da un ciclo di affreschi realizzato, a partire dal 1500, da uno degli allievi del maestro umbro, Gerino da Pistoia. I medaglioni con le figure di Santi e Beati dell’Ordine francescano affrescati da Gerino sulle porte delle celle del dormitorio dei frati della fondazione alvernina consentono, per il loro indubbio valore, di approfondire il tema della produzione del Perugino e di alcuni suoi allievi (oltre al pistoiese, Niccolò Soggi, Roberto da Montevarchi e Giovanni Calderini) in terra d’Arezzo, nella città, ma soprattutto nelle valli, nel Valdarno, nella Valtiberina e naturalmente in Casentino, dove opere edite fra il 1493 e il primo decennio del XV secolo testimoniano della qualità e del successo riscosso dalla ‘maniera’ del maestro di Città della Pieve.

ORARI DI APERTURA

Tutti i giorni della settimana fino al 5 ottobre (verificare SEMPRE le aperture contattando l'info line)

Orario  dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso alle 12.30) e dalle 14.30 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 18.00)

Alla mostra si può accedere senza prenotazione, ma nel calendario in fondo alla pagina potrete prenotare i turni che comprendono la visita guidata alla  mostra e ai luoghi circostanti (si veda sotto il percorso dettagliato).

Turni di visita prenotabili (con visita guidata):

Venerdì 18 agosto ore 18.00 e 21.00 visita con la curatrice Nicoletta Baldini (e brindisi compreso nel prezzo) da prenotare con il calendario in fondo alla pagina)

Tutti i sabati: partenza ore 16.00

Tutte le domeniche: partenza ore 16.00

Si raccomanda di arrivare almeno con 15 minuti di anticipo

INFO E PRENOTAZIONI (obbligatoria solo per visite guidate):

Info line: 334 8950295 (anche via whatsapp): servizio attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00; il sabato e la domenica dalle ore 14.30 alle 17.30

Per i turni su prenotazione del fine settimana (che comprendono la visita guidata) si invita a fare la prenotazione attraverso l’apposito calendario in fondo a questa pagina

La prenotazione è gratuita (il pagamento sarà richiesto in loco)  

Si raccomanda di portare dietro anche i contanti che non sempre il POS è funzionante

CANCELLAZIONE DELLA PRENOTAZIONE:

La disdetta è gratuita se viene comunicata all’organizzatore almeno 48 ore prima del giorno prenotato.
In caso contrario verrà richiesto di pagare l'intera somma della prenotazione (con paypal o bonifico), ma con la possibilità di recuperare la visita nel primo giorno utile.

Biglietti e costi:

0-16  (se accompagnati - NO gruppi, gite o scolaresche) =  gratuito

+ 16 ingresso mostra = 5.00 €

+ 16  ingresso mostra + visita guidata (su prenotazione - vedi itinerario sotto)= 10.00 €

- Disabili e loro accompagnatori (se necessari per la mobilità dei primi; 1 per persona - si consiglia di contattarci prima di prenotare) =  gratuito: si ricorda che il percorso NON è ACCESSIBILE ai DISABILI con ridotte o impedite capacità motorie.

- Guide turistiche nell'esercizio della propria attività munite di tesserino (NON visite private) =  gratuito

Gruppi:

Per gruppi numerosi (superiori a 10) non esitate a contattarci per aperture straordinarie e prezzi agevolati

Nota bene:

- La biglietteria si trova presso la Podesteria "Michelangelo", Via del Cassero 11, 52010 - Chiusi della Verna (AR);

- Il percorso NON è ACCESSIBILE ai DISABILI con ridotte o impedite capacità motorie;

- Si raccomanda di portare dietro anche i contanti che non sempre il POS è funzionante;

- I cani  di piccola taglia e portati in braccio possono accedere al percorso di visita;

- Il percorso dura circa 1 ora e potrebbe subire variazioni, anche senza preavviso;

- Si raccomanda di arrivare almeno 15 minuti prima dell’orario prenotato; la VISITA partirà sempre puntuale e non sarà possibile attendere nessun ritardatario;

- In caso di disdetta è obbligatorio dare preavviso all’organizzatore almeno 48 ore prima del giorno prenotato.

La visita guidata

Tutti i sabati e le domeniche alle ore 16.00 sarà possibile prenotare una visita guidata (utilizzare il calendario in fondo alla pagina) sia alla mostra sia alle bellezze circostanti.

Il percorso di visita comprende una spiegazione attenta delle opere in mostra, con particolare attenzione alla figura di Pietro Perugino e ai suoi allievi e alla Bottega dei Della Robbia.

Fondamentale sarà ripercorrere le tappe della storia della Podesteria, luogo dove, alla luce delle ultime ricerche storiche condotte da Nicoletta Baldini, ebbe i suoi natali Michelangelo. Proprio accanto alla Podesteria si trova la "famosa" roccia di Adamo pietra che, secondo alcune suggestioni, venne utilizzata da Michelangelo come "sfondo" per la sua Creazione di Adamo affrescato nella volta della cappella Sistina.

La visita continuerà con una passeggiata intorno al castello Cattani (solo esterno), del quale verrà illustrata l'avvincente storia e le leggende.

Anche la trecentesca chiesa dedicata a San Michele Arcangelo sarà parte integrante della visita, dove sarà possibile ammirare una interessante Madonna col Bambino settecentesca e un San Michele Arcangelo che uccide il drago eseguita dal "Maresciallo Pittore" Antonio de Vivo.

Per chi se la sentisse di fare una camminata più impegnativa è possibile scendere dalla Podesteria fino al borgo di Chiusi per concludere il percorso presso la famosa fontana "Campari".

La Podesteria e il luogo natale di Michelangelo

La Podesteria di Chiusi fu istituita il 30 ottobre 1385 all’indomani dell’acquisto di Arezzo da parte del Comune di Firenze e della sconfitta dei Tarlati, signori di Pietramala e di molti altri castelli del Casentino. Gli accordi stipulati da Firenze con Guido di Pietro da Pietramala prevedevano infatti, fra le altre cose, la consegna immediata della fortezza di Chiusi e della Rocca di Vezzano appartenenti al contado di Arezzo. Il Comune di Chiusi, invece, non passò automaticamente alla dominazione fiorentina ma gli uomini del Castello inviarono appositamente un proprio emissario a sottomettersi al Comune di Firenze e a concedere, ad esso, il possesso dei fortilizi del proprio territorio. Nella riorganizzazione amministrativa della terra aretina, Chiusi divenne sede di Podesteria, vi doveva infatti risiedere un podestà: un cittadino fiorentino, guelfo, selezionato dal governo fiorentino, con un mandato semestrale, il quale avrebbe esercitato le proprie prerogative su un insieme di località fra cui vi erano la Rocca e il Borgo di Chiusi, la Rocca di Vezzano, Giampereta, Sarna, Dama, Frassineta, Montecchio, Corezzo, ed altre ancora.

Nel tempo si assisté a mutamenti negli accorpamenti delle circoscrizioni e, nel 1428, la Podesteria di Chiusi e quella di Caprese condivisero lo stesso podestà che ogni sei mesi da Firenze veniva inviato ad amministrare la giustizia in quei territori, avendo al seguito due notai, tre fanti ed un cavallo. Tuttavia, quale segno di rispetto verso entrambe le sedi podestarili, ad un podestà che aveva risieduto a Chiusi ne succedeva un altro che, nel semestre seguente, avrebbe fissato la propria residenza a Caprese, inviando uno dei notai del proprio staff nella sede dove egli non risiedeva. Un sistema, questo della residenza alternata fra Chiusi e Caprese che andò avanti senza difficoltà e senza polemiche fino alle riforme settecentesche di Pietro Leopoldo.

Proprio riguardo alla Podesteria di Chiusi i documenti ci consegnano importanti informazioni sulla sua originaria ubicazione e destinazione. Si trovava sulla sommità di una collina e venne ricavata, poco dopo l’assoggettamento a Firenze, da quella che in passato era stata l’abitazione dei Cattani di Chiusi il cosiddetto “palagio”. Si ricorda tuttavia come l’edificio che serviva, promiscuamente, sia quale abitazione del podestà sia quale sede degli organi rappresentativi del Comune, fosse stato costruito con materiali poveri, e pertanto particolarmente esposto a dissesti e a problemi di statica. Apprendiamo infatti come nel 1560 fosse “in puntelli”, mentre nel novembre 1603 si legge che “la casa et habitatione del podestà minaccia rovina, massime dalla banda di verso la Vernia dove è la carcere” vi è poi “rotto e fracassato il palco dell’audienzia e la camera dove dorme” il notaio. Nell’archivio non vi si potevano custodire le scritture pubbliche e, al contempo era precluso tenere i prigionieri in carcere perché nelle mura vi erano tre “crepature grandissime”. È per tale motivo che venne edificata, probabilmente durante il primo Settecento (1702) l’attuale Podesteria che porta, non senza motivo, il nome di “Michelangelo”.

Infatti quando, il 6 marzo del 1475, Michelangelo Buonarroti nacque “sotto fatale e felice stella nel Casentino” (come ricorda Giorgio Vasari nella biografia dell’artista) il padre Ludovico svolgeva l’incarico di podestà di Chiusi e di Caprese ma, come è apparso da nuovi studi, proprio per l’alternanza dei sei mesi in una sede e sei mesi nell’altra, il Buonarroti padre con la sua famiglia risiedeva non a Caprese bensì a Chiusi in Casentino. Se è risultato evidente, sempre da nuove ricerche documentarie, come la copia dell’atto di battesimo ora conservata presso l’Archivio Buonarroti a Firenze sia un falso storico, tale falso fu redatto per ragioni politiche (legate ai buoni uffici di un senatore del Regno d’Italia proveniente dalla Valtiberina) al fine di indicare Caprese, nel quarto centenario della nascita di Michelangelo, quale luogo natale del Buonarroti. Una documentazione artefatta che peraltro smentiva (e smentisce) sia le fonti coeve a Michelangelo stesso (i suoi primi biografi: Giorgio Vasari e Ascanio Condivi) che ne sottolinearono la nascita in Casentino, sia alcuni documenti conservati presso l’Archivio del convento della Verna che riferiscono della nascita del sommo artista presso Chiusi in Casentino.

Il Castello di Chiusi della Verna

Il Castello di Chiusi della Verna arroccato a circa 900 metri di altitudine, era il più alto e fra i più temuti della vallata. Il primo atto che ricorda il castello è un diploma di Ottone I del 7 dicembre 967 il quale conferma a Goffredo o Gausfredo, del fu Ildebrando, la proprietà. Dalla famiglia di Goffredo si formarono i Cattani, il cui primo membro della casata a comparire con questa denominazione fu Orlando “de Cluse” chiamato negli atti “de Catanis”. Fu lui che nel 1213, secondo la tradizione, donò il monte della Verna a Francesco d’Assisi. Il castello visse alterne vicende: nel 1261 i Cattani diventarono feudatari del vescovo di Arezzo Guglielmino degli Ubertini; nel 1324 questo fu tolto ai Cattani dal Vescovo Guido Tarlati e ceduto al fratello Tarlato e a sua moglie la pia Giovanna di S. Fiora; nel 1360 i Tarlati furono cacciati dal Casentino, il castello in una prima fase ritornò ai Cattani, fu poi gestito dai Conti Guidi di Bagno diRomagna per conto dei Fiorentini, e poi da Firenze stessa nel 1404. Nei primi anni del Quattrocento sorse a Chiusi anche una Podesteria che aveva giurisdizione su tutta la “Valle Santa”, nel 1428 fu unita a quella di Caprese.Qui fu podestà Lodovico di Leonardo Buonarroti padre di Michelangelo. A partire dalla secondo metà del XV secolo il castello cominciò ad andare in rovina.    

La Podesteria "Michelangelo", si trova a Chiusi della Verna (AR) in via del Cassero 11, 52010

IN AUTO

Da Firenze:
Da Firenze, in circa un'ora e mezza, si raggiunge prendendo il Passo della Consuma, dopo Poppi si seguono le indicazioni per Bibbiena e da qui tramite la SP 71 si raggiunge il paese di Chiusi. Appena oltrepassato l'abitato di Chiusi per mezzo di una strada sulla sinistra posto accanto all'ingresso dei ruderi del castello Cattani, si trova la Podesteria "Michelangelo"

 

Da Roma:
Dall’Autostrada A1 prendere l’uscita per Arezzo, da qui proseguendo attraverso il raccordo autostradale si arriva in circa 60 minuti, percorrendo la Strada Regionale 71 Umbro Casentinese Romagnola sempre in direzione di Bibbiena, da qui si seguono le indicazioni per Bibbiena e da qui tramite la SP 71 si raggiunge il paese di Chiusi

N.B.

La strada che dalla SP 71 porta alla Podesteria è stretta, pertanto fare attenzione. I parcheggi (limitati) si trovano proprio davanti alla Podesteria.

IN TRENO

Dalla stazione di Arezzo prendere il treno del Casentino e scendere a Bibbiena, da qui è possibile raggiungere Chiusi della Verna con il Bus (vedi sotto).

IN AUTOBUS

Da Firenze è possibile arrivare a Bibbiena (anche alla stazione ferroviaria)  con il pullman della SITA (Linea SI 90) che parte dall'autostazione di fronte alla stazione ferroviaria Firenze Santa Maria Novella. Da Bibbiena si prosegue per Chiusi della Verna con il pullman delle AUTOLINEE TOSCANE Bibbiena – La Verna. È possibile scaricare gli orari da questo link.

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