COLLEVITI: IL CONVENTO RITROVATO

Pescia (PT)

prenota la visita

ottobre-novembre 2023

Il convento di San Ludovico a Colleviti, dopo anni di chiusura, riapre le sue porte offrendo un’irripetibile occasione per scoprire e conoscere un fondamentale patrimonio – artistico e di fede – della storia francescana.

I visitatori, immergendosi nella spiritualità e cultura francescana, potranno ammirare ambienti “segreti” e “scoprire” inediti tesori: tramite esclusive visite, saranno quindi finalmente rivelati numerosi spazi, come i due chiostri (ripuliti e sistemati per l’occasione), il maestoso refettorio, la canova, i corridoi della clausura, le celle dei frati, la cappella dell’Infermeria, la chiesa con il capolavoro di Giovan Battista Paggi e le opere di Alberico Carlini da Vellano, la sagrestia, la terrazza panoramica, le cantine ed infine la biblioteca.

Nella Biblioteca del convento, da un'idea di fra Mario Panconi, responsabile delle Biblioteche e Archivi Francescani, sarà allestita un'esposizione di alcuni dei volumi più rappresentatitivi della collezione.

La manifestazione è organizzata da Mazzafirra APS, con il sostegno della Provincia Francescana di San Francesco Stimmatizzato dei Frati Minori e il patrocinio del Comune di Pescia.

ORARI DI APERTURA

Le date e gli orari di apertura sono esclusivamente quelli evidenziati nel calendario in fondo a questa pagina dal quale è possibile fare anche la prenotazione.

INFO E PRENOTAZIONI (obbligatoria):

Info line: 334 8950295 (anche via whatsapp): servizio attivo dalle 15.00 alle 18.00

La prenotazione è gratuita (il pagamento sarà richiesto in loco)

BIGLIETTI E COSTI:

0-16 anni (se accompagnati - NO gruppi, gruppi parrocchiali, gite o scolaresche) = gratuito (ingresso + visita)

Adulti = 10.00 € (ingresso + visita)

- Guide turistiche nell'esercizio della propria attività munite di tesserino (NON visite private) =  gratuito

INGRESSO DISABILI

Mazzafirra riserva l’ingresso gratuito a tutti i visitatori disabili con invalidità certificata (da presentare all’ingresso) superiore al 74%. In caso di non autosufficienza, la gratuità è estesa anche ad un accompagnatore.

N.B. Il percorso NON è ACCESSIBILE ai DISABILI con ridotte o impedite capacità motorie

Si raccomanda di portare anche i contanti poichè il POS non sempre funziona, causa scarsa connessione

CANCELLAZIONE DELLA PRENOTAZIONE:

La disdetta è gratuita se viene comunicata all’organizzatore almeno 48 ore prima del giorno prenotato.
In caso contrario verrà richiesto di pagare l'intera somma della prenotazione (con paypal o bonifico), ma con la possibilità di recuperare la visita nel primo giorno utile.

GRUPPI:

Per gruppi numerosi (superiori a 10) non esitate a contattarci per aperture straordinarie e prezzi agevolati

In caso di MALTEMPO?

La visita, in caso di maltempo, verrà effettuata lo stesso. Ricordiamo che il percorso è praticamente tutto al coperto

ACCESSO AL CONVENTO:

L'ingresso al convento è dalla parte della chiesa, NON dai campi da tennis;

Si può parcheggiare nell'ampio piazzale (sterrato) antistante la chiesa; ATTENZIONE: la strada per arrivare al convento, negli ultimi 200mt, è stretta e ripida.

Nota bene:

- La biglietteria si trova all'ingresso del Convento in Via di Colleviti, 23, 51017 Pescia (Pistoia); l'ingresso si trova sotto il portico antistante la chiesa ed è ben visibile;

- Il percorso NON è ACCESSIBILE ai DISABILI con ridotte o impedite capacità motorie;

- I cani di piccola taglia possono accedere al percorso di visita se portati in braccio;

- Il percorso dura circa 1.30 ore e potrà subire variazioni in base alle esigenze della comunità religiosa;

- Si raccomanda di arrivare almeno 15 minuti prima dell’orario prenotato; la VISITA partirà sempre puntuale e non sarà possibile attendere nessun ritardatario;

- In caso di disdetta è obbligatorio dare preavviso all’organizzatore almeno 48 ore prima del giorno prenotato.

Parte dei ricavi delle iniziative verranno devoluti alla  Provincia di S. Francesco Stimmatizzato dei Frati Minori in Toscana.

Storia del convento di San Ludovico a Colleviti

Una via Crucis, tramite un tratto in salita, conduce dal borgo al complesso francescano ed è composta di piccole “margini” un tempo affrescate.

In luogo dell’attuale edificio religioso era anticamente una rocca – costruita appositamente, in una delle alture prossime alla città di Pescia, a scopo difensivo – che alla fine del Quattrocento appariva ormai in stato di rudere ed era nota come “Castello di Colleviti” (parte della struttura militare sarà inglobata nel muro ovest del Refettorio). Fu grazie all’interesse di rilevanti figure pesciatine, Benedetto Colucci e il figlio Jacopo, che prese avvio il progetto per la costruzione di un convento francescano: fra il 1484 e il 1492 questi riuscirono a riscattare il fortilizio in favore degli Osservanti, acquisendo inoltre un terreno boschivo e coinvolgendo il Comune nel risanamento delle mura della rocca. Quando il sito venne donato nel 1494 ai frati francescani iniziò l’edificazione del convento, affidata al frate “fabbricere” Vincenzo Gallo o Borgognone (nativo di Orvien in Francia), già attivo come architetto dell’Ordine per Santa Maria a Ripa in Empoli: inoltre sarà proprio lui ad assumere la carica di primo guardiano di Colleviti e – prima di cadere vittima della peste (1497) – ad intitolare il convento a San Lodovico di Tolosa.

A queste date erano ormai terminati i lavori per il complesso conventuale, mentre nella chiesa vi verrà officiata la prima messa solamente nel 1501, consacrandola poi nel gennaio 1569. Nel corso del Cinquecento verranno effettuati importanti ampliamenti (1540 e 1587), fino ad istituirvi un seminario (1594). Altri interventi costruttivi e ammodernamenti si ebbero nel Seicento (alcuni finanziati da Violante di Baviera) e a partire dagli anni ’80 furono condotti dietro la supervisione dell’architetto granducale Anton Maria Ferri.

Nel periodo delle soppressioni ottocentesche, salvo brevi allontanamenti, i frati riuscirono a mantenere il loro convento riscattando nel 1870 sia edificio che terreni.

La chiesa

Alla chiesa si accede per mezzo di un bel porticato a due ordini (entrambi voltati a crociera) e un portale in pietra che immette nell’interno, concepito ad aula secondo le regole francescane; la navata ha una copertura a crociera, quella del presbiterio è voltata a botte unghiata.

Il primo altare a sinistra risale al 1680 e originariamente custodiva la tela con Ester davanti al Re Assuero, dipinta dal pittore pesciatino Benedetto Orsi, allievo del Volterrano. Al terzo può ammirarsi ancora la pittura più antica e significativa del tempio francescano, San Michele arcangelo che abbatte gli angeli ribelli (tardo Cinquecento), caratterizzata da un cromatismo tardomanierista e riconosciuta al pittore genovese Giovan Battista Paggi, attivo per venti anni in Toscana.

Al primo altare di destra è una Madonna con san Carlo Borromeo, san Ludovico re e santi francescani, attribuita al padre Alberico Carlini da Vellano, formatosi a Firenze con Ottaviano Dandini e perfezionatosi a Roma con Sebastiano Conca. Allo stesso religioso e pittore settecentesco sembra appartenere una Visione dell’Apocalisse (custodita entro il terzo sacello), copia da un perduto dipinto dell’Orsi.

Nel presbiterio si possono ammirare: sopra la mensa maggiore un Crocifisso ligneo seicentesco, di buona fattura ma molto ridipinto e sulla parete sinistra una tela raffigurante Cristo che resuscita la figlia di Giairo, assegnato alla fase matura del Carlini per le note raffaellesche e romane.

Nella Cappella di Santa Chiara era un San Ludovico di Tolosa in gloria (1723) del pittore senese Annibale Mazzuoli, oggi trasferito, insieme ad un dipinto che si trovava in sacrestia e ispirato alla Pietà di Michelangelo attribuito da fonti settecentesche a Santi di Tito, nel convento di San Francesco a Fiesole.

La Biblioteca

A seguito dei lavori di ingrandimento del convento, iniziati dal 1654 da padre Bernardino Dini di Uzzano, si hanno informazioni relative alla biblioteca. Vi comparivano volumi di Patristica, Teologia scolastica, Sacra scrittura, Dogmatica, Morale, Filosofia, Medicina,Matematica, Astronomia, Storia sacra e civile, Diritto canonico e civile, Ascetica e Mistica, Predicabili volgari e latini.

Questa biblioteca ha però una triste sorte: la Soppressione napoleonica del 1810, infatti, trafugò e disperse il materiale di Archivio e il corpus dei volumi, che l'inventario del 24 aprile 1811 steso dalle autorità di Pescia fa ammontare poi a circa 1300 opere conservate.

Nel 1866 i religiosi vengono nuovamente cacciati dai propri conventi, a seguito della Soppressione degli Ordini religiosi voluta dal Regno d’Italia, e la biblioteca fu trasferita definitivamente a Pescia nei locali delle Scuole tecniche di Ruga Orlandi.

I frati riacquistarono la proprietà tramite il Commissariato di Terrasanta, nella persona del padre Remigio Buselli, allora Commissario, esborsando la cifra di £ 35.100.

La biblioteca inizia così un nuovo processo di ricostituzione a partire dal personale fondo librario proprio del padre Remigio Buselli.

Si accresce ancora grazie alla fondazione nel 1874 dello Studio di Filosofia della Provincia toscana e nel 1876 di quello di Teologia.

Grazie a donazioni e a qualche lascito dei frati che qui insegnavano, la biblioteca contava circa 3000 volumi a fine secolo, e fu trasferita nel corridoio a lato della chiesa al primo piano (attuale biblioteca minore).

A seguito della Seconda guerra mondiale Colleviti accolse il Liceo classico: quest’esperienza, durata circa un ventennio, arricchì ulteriormente la biblioteca con altre opere di carattere letterario, artistico, storico, scientifico, fino a diventare la più importante della Valdinievole.

A padre Agostino Serafini (1907-1996) si deve la realizzazione di uno dei primi televisori collocato, tutt’oggi, all’ingresso dell’attuale biblioteca.

La raccolta di libri subisce un’importante opera di sistemazione e catalogazione da parte di padre Giacomo Tollapi (1915-2001),docente di latino e greco nel soppresso Liceo.

Egli dette alla biblioteca il volto che attualmente presenta, accogliendo nuove donazioni e nuovi fondi personali tra i quali il più prezioso risulta quello di padre Liberato Di Stolfi (1891-1967) professore ordinario all’Ateneo Antoniano a Roma.

Tale opera di raccolta, sistemazione e schedatura ha purtroppo condotto all’impossibilità di riconoscere, molto spesso, la provenienza originaria del materiale qualora non sia presente un timbro anteriore a quello apposto dal padre Tollapi.

Nel 2000 il convento viene affidato alla comunità di recupero di Mondo X. I volumi rimangono ordinati ma inutilizzati e sottoposti ad alcune opere di saccheggio che hanno determinato l’asportazione di materiale non più recuperato.

In ragione di ciò, i frati hanno deciso di prelevare i volumi più preziosi, trasferendoli nella Biblioteca Provinciale di Firenze.

Nel 2018 la Comunità di Mondo X ha lasciato la struttura, ritornata in gestione diretta ai frati e con essa, ovviamente, la biblioteca.

AMBIENTI VISITABILI

1.    Ingresso da via di Colleviti, n 23, 51017 (Pescia)

2.    Cappella di San XX

3.    Corridoi del pian terreno

4.    Chiostro grande

5.    Chiostro piccolo (aperto su un lato)

6.    Anti-refettorio

7.    Refettorio

8.   Canova (o cucina)

9.   Corridoi dei frati

10.  Celle della clausura

11.  Cappella dell’Infermeria

12.  Biblioteca Antica con MOSTRA di libri antichi

13.  Terrazza panoramica

14.  Cantine

15.  Chiesa di San Ludovico con le opere esposte

Il percorso potrà subire variazioni, anche senza preavviso, secondo le necessità della comunità conventuale

Il monastero convento di Colleviti si trova in via di Colleviti, n 23, 51017 (Pescia).

Si consiglia di fare attenzione perché la strada che conduce al convento è molto stretta. Davanti al convento è disponibile un ampio parcheggio.

IN AUTO

Da SUD e Firenze:
Dall'autostrada A1 (Milano-Bologna-Roma-Napoli), uscita Firenze Nord, da qui in circa un'ora, si raggiunge prendendo l'Autostrada A11, uscita Chiesina Uzzanese, da dove si presegue per Pescia e seguire le indicazioni per il convento di Colleviti (ci sono i cartelli alla base della strada che sale al convento)

Da Lucca:
Da Lucca, in circa mezz'ora, si raggiunge prendendo l'Autostrada A11,  uscita Chiesina Uzzanese, da qui proseguire per Pescia e seguire le indicazioni per il convento di Colleviti (ci sono i cartelli alla base della strada che sale al convento).

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Il pagamento sarà richiesto prima di accedere all'evento, direttamente sul posto.

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