Un ritratto di Leonardo da Vinci

Biblioteca Antica del Sacro Eremo di Camaldoli

M. Scipioni - F. Traversi

Non ci sono note le originarie vicende relative a questa tavola dipinta ad olio, ma siamo a conoscenza del suo ingresso in Camaldoli nel 1931 e si dice sia qui giunta in donazione ai monaci da una non meglio specificata collezione privata.

Da segnalare il numero di inventario “123” vergato nell’angolo in alto a sinistra del fronte del dipinto, che non è stato possibile far risalire a nessuna collezione nota.

Dopo le recenti indagini diagnostiche eseguite grazie ad una MA-XRF scanning (sotto l’attenzione di Claudia Caliri, Marina Bicchieri, Paola Biocca e Francesco Paolo Romano) e un restauro condotto da Claudia Ranieri (avvenuto presso i Laboratori dell’ICR-CPAL), sono emersi alcuni aspetti interessanti. Se infatti la strumentazione tecnica ha potuto fornire delle mappe elementali sui pigmenti che ne hanno suggerito una esecuzione al XVII secolo, ulteriormente interessante sono i dati raccolti dalle riflettografie, che hanno svelato al di sotto del ritratto del vinciano un’altra pittura – non sappiamo di quanto più antica – con un soggetto diverso, che pare riconoscibile in un Ecce Homo. Al momento non è emerso un modello analogo al nostro dipinto che risulti unanimemente riconosciuto dalla critica a Leonardo, ma alla tavola camaldolese è possibile affiancare altre due pitture che sembrano derivare da un medesimo prototipo ancora da individuare: i ritratti in questione si trovano, il primo alla Galleria degli Uffizi, mentre il secondo – che venne scoperto in una collezione privata di Acerenza e conosciuto come “tavola lucana”, della quale venne proposta una possibile autografia – si conserva tuttora nella regione dove è stato ritrovato, destinato ad abbellire permanentemente le sale del Museo delle Antiche Genti di Lucania, a Vaglio Basilicata (Potenza). Le misure di quest’ultimo (59,6x43,9 cm) risultano comunque inferiori al nostro dipinto e la stessa raffigurazione del personaggio presenta alcune differenze. Per fare maggiore chiarezza sull’argomento, sarebbe auspicabile sottoporre le opere ad esaminazioni diagnostiche approfondite, al fine di poterne comparare i dati.

Questa non è la sede per avviare un’indagine incrociata sulle tre tavole ritraenti Leonardo, ma è lecito sottolinearne una plausibile vicinanza (almeno concettualmente) in termini cronologici, che – come indicato dai risultati ottenuti dai diagnosti – non sarà collocabile prima del Seicento (per la compatibilità degli elementi chimici ritrovati nei pigmenti con quelli usati effettivamente a quelle date). In possesso di questi dati merita dunque mantenere una certa prudenza sulla tavola dell’Eremo, onde evitare di incorrere in giudizi affrettati che potrebbero rivelarsi erronei.

Tuttavia non è completamente da escludere che il soggetto derivi da un autoritratto autografo di Leonardo a noi sconosciuto, o ancora da una rielaborazione ideale dell’immagine del genio toscano recuperata dal celebre Autoritratto torinese e dalla piccola piccola incisione che accompagna la narrazione delle vicende leonardiane all’interno delle Vite del Vasari, riprodotta in controparte, ma in maniera fedele all’originale, nella decorazione ad affresco nella casa fiorentina dello stesso biografo aretino, nonché in un dipinto ad olio di Cristofano dell’Altissimo per la sua galleria di ritratti di personaggi celebri, custodita alla Galleria degli Uffizi.

Pubblicazione della scheda:

Michel Scipioni e Francesco Traversi, in Sacra Bellezza, catalogo della mostra (Camaldoli 2021), Bibbiena 2021, n. 3, pp. 124-125

Francesco Traversi

Sacra Bellezza

Se ti é piaciuto questo articolo, puoi trovare piú informazioni in questa pubblicazione!

Vai al Libro

Altri articoli che potrebbero interessarti

Vedi tutti gli articoli

iscriviti alla nostra newsletter
Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter
Ops! Qualcosa è andato storto, riprova tra poco
Sostieni il nostro lavoro con una donazione
Il tuo contributo é importante
Puoi sostenerci anche donando il tuo
5XMILLE
Scrivi qui la tua richiesta
Rispondiamo generalmente entro 24h
Grazie!

Il tuo messaggio è stato inviato
Oops! Qualcosa non sta funzionando! Riprova o scrivici a info@mazzafirra.com