SAN PIER MARTIRE / UNA STORIA DOMENICANA

Firenze

prenota la visita

settembre-novembre 2023 / Firenze

Per la prima volta nella storia dopo 500 anni la Fondazione Conservatorio San Pier Martire a Firenze apre  le sue “porte”, permettendo non soltanto di vedere e conoscere capolavori d’arte, manufatti e documenti solitamente non visibili – e mai visti! – dal pubblico, ma anche di visitare ambienti inaccessibili tramite visite esclusive.

Si tratta di un’irripetibile occasione per scoprire e conoscere un patrimonio – di arte e di spiritualità – rimasto per secoli celato alla vista dei più, poiché conservato entro gli spazi claustrali del monastero femminile.

Il Conservatorio di San Pier Martire, nato come monastero di clausura femminile di ordine domenicano nel Cinquecento, – sebbene la chiesa mantenne la medesima intitolazione a San Felice – nel corso del Settecento, in seguito alla Soppressione leopoldina, venne trasformato in Conservatorio destinato ad ospitare le fanciulle povere. Dal 1806 ben 36 monache, tra velate ed oblate, ottennero l’autorizzazione ad aprire una scuola gratuita per le giovani indigenti dell’Oltrarno. Il Conservatorio, nel corso dei secoli, si è arricchito di un importante patrimonio artistico, con capolavori di maestri quali Agnolo di Polo, Matteo Rosselli, Jacopo Vignali, Jacopo Chimenti detto l'Empoli, Baldassarre Franceschini detto il Volterrano e Taddeo Baldini.

Parte dei ricavi delle iniziative verranno devoluti alla Fondazione Conservatorio San Pier Martire con la finalità del restauro e la manutenzione del loro patrimonio storico-artistico.

Orari di apertura e prenotazione (obbligatoria)

I giorni di apertura sono evidenziati nel calendario in fondo alla pagina, dal quale è possibile effettuare la prenotazione

La prenotazione è obbligatoria e gratuita (il pagamento sarà richiesto in loco)

Info e Prenotazioni:

Info line: 334 8950295 (anche via whatsapp): servizio attivo tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.00

Biglietti e costi:

0-16 (se accompagnati - NO gruppi, gite o scolaresche) = anni gratuito

+ 16 = 15.00 €

+ 16 = Biglietto cumulativo con Il Tesoro degli Angeli (Conservatorio di Santa Maria degli Angeli) = 25.00 € (prenotare entrambe le mostre, sconto in cassa)

INGRESSO DISABILI

Mazzafirra riserva l’ingresso gratuito a tutti i visitatori disabili con invalidità certificata (da presentare all’ingresso) superiore al 74%. In caso di non autosufficienza, la gratuità è estesa anche ad un accompagnatore.

N.B. Il percorso NON è ACCESSIBILE ai DISABILI con ridotte o impedite capacità motorie

BIGLIETTI CUMULATIVI

Al costo di 25.00€ è possibile acquistare il BIGLIETTO CUMULATIVO valido sia per il MONASTERO DI SAN PIER MARTIRE (Firenze) sia per I TESORI DEGLI ANGELI (Santa Maria degli Angeli - Firenze), questo biglietto va RICHIESTO ALLA PRIMA MOSTRA dove si riceverà un ticket valido per entrambe le iniziative, che dovrà essere presentato all'ingresso della seconda manifestazione, dove verrà di nuovo vidimato.

In caso di biglietto cumulativo è obbligatorio prenotare entrambe le mostre col biglietto "intero", lo sconto lo riceverete in cassa

In caso di MALTEMPO?

La visita, in caso di maltempo, verrà effettuata lo stesso. Ricordiamo che il percorso è praticamente tutto al coperto

Gruppi:

Per gruppi numerosi (superiori a 10) non esitate a contattarci per aperture straordinarie e prezzi agevolati

CANCELLAZIONE DELLA PRENOTAZIONE:

La disdetta è gratuita se viene comunicata all’organizzatore almeno 48 ore prima del giorno prenotato.
In caso contrario verrà richiesto di pagare l'intera somma della prenotazione (con paypal o bonifico), ma con la possibilità di recuperare la visita nel primo giorno utile.

Nota bene:

- La biglietteria si trova all'ingresso del Conservatorio in piazza San Felice n. 6, Firenze; l'ingresso è segnalato da un totem, suonare il campanello se il portone fosse chiuso;

- In caso di biglietto cumulativo con il TESORO DEGLI ANGELI vanno prenotate entrambe le mostre, riceverete il biglietto alla prima che visitate;

- Il percorso NON è ACCESSIBILE ai DISABILI con ridotte o impedite capacità motorie;

- I cani NON possono accedere al percorso di visita;

- Il percorso dura circa 1.30 ore e potrà subire variazioni in base alle esigenze della comunità religiosa e dell'Istituto scolastico;

- Si raccomanda di arrivare almeno 15 minuti prima dell’orario prenotato; la VISITA partirà sempre puntuale e non sarà possibile attendere nessun ritardatario;

- All'interno del Conservatorio possono entrare, per motivi di sicurezza e quiete, soltanto gruppi di massimo 20 persone alla volta;

- In caso di disdetta è obbligatorio dare preavviso all’organizzatore almeno 48 ore prima del giorno prenotato.

San Pier Martire: una breve storia

Le prime memorie che ricordano l’esistenza della chiesa di San Felice in Piazza risalgono all’anno 1066, successivamente l’edificio divenne un possesso dei monaci benedettini dell’abbazia di San Silvestro a Nonantola (Modena), passaggio testimoniato visivamente anche dalla presenza nel sesto altare di una lunetta ad affresco di epoca trecentesca, raffigurante la Madonna col Bambino con santi e l’abate benedettino. Intorno al 1413 vi subentreranno i camaldolesi e tale cambiamento, rappresentando questi ultimi una ramificazione del medesimo ordine religioso, non incise particolarmente sull’assetto architettonico dell’edificio.

Maggiori modifiche interessarono la chiesa invece a partire dal 1557, quando vi si trasferirono le monache domenicane ormai orfane del proprio convento di San Pietro martire in via de’ Serragli, che furono costrette ad abbandonare a causa di nuove esigenze civiche ed urbanistiche per Firenze, poiché vennero iniziati i lavori che avrebbero interessato anche quella determinata zona circa il rafforzamento delle fortificazioni militari a protezione della città. Per alcuni decenni il complesso di San Felice fu intensamente sottoposto a nuove modifiche strutturali, dettate dalle diverse esigenze delle domenicane: fra il 1557 e il 1590 furono infatti realizzate una sagrestia e una tribuna sostenuta da otto colonne, ideata per permettere alle monache di clausura di poter assistere alle liturgie da un luogo riservato, essendone precluso l’accesso ai fedeli.

Dal momento in cui vi fecero ingresso le domenicane – sebbene la chiesa mantenne la medesima intitolazione a San Felice – il convento acquisì il nome dell’antico monastero delle religiose, San Pietro martire. Nel corso del Settecento, in seguito alle riforme leopoldine, venne poi destinato ad ospitare fanciulle povere trasformandosi così in un Conservatorio. Dal 1806 ben 36 monache, tra velate ed oblate, ottennero l’autorizzazione ad aprire una scuola gratuita per le giovani indigenti dell’Oltrarno.

Capolavori a San Pier Martire

Fra i capolavori pittorici custoditi negli ambienti del Conservatorio di San Pietro martire, forse concepito negli ultimi anni del Cinquecento, è l’olio su tela raffigurante l’Apparizione della Vergine col Bambino a san Giacinto (tema caro ai domenicani e che può spesso incontrarsi nei conventi e monasteri dell’Ordine) di Jacopo Chimenti detto l’Empoli, uno dei maggiori protagonisti della Controriforma fiorentina. Lo stesso maestro dipingerà per l’adiacente chiesa di San Felice un’analoga composizione (tuttora custoditavi), con l’aggiunta della figura di san Pietro martire.

Entro i primi due decenni del Seicento si colloca invece la significativa prova di Matteo Rosselli, una grande “lunetta” ad olio su tela larga quasi sette metri raffigurante l’Ultima Cena, collocata nel Refettorio principale del Conservatorio, un lavoro dal forte impatto visivo che lo rende uno dei Cenacoli fiorentini più importanti del secolo: si distingue dai precedenti cenacoli anche per la tipologia del supporto, poiché generalmente eseguiti mediante la tecnica dell’affresco.

Del pittore casentinese Jacopo Vignali si incontrano due opere: una tela centinata ad uso di “coperta” (ovvero ideata per inquadrare un’immagine più piccola di particolare interesse devozionale), ritraente La Vergine, santa Maddalena e Caterina d’Alessandria consegnano a san Giacinto l’effigie di san Domenico di Soriano, con al centro il San Domenico di Soriano (ma è ipotizzabile che in origine la pala d’altare inquadrasse un altro tipo di immagine); e un San Francesco d’Assisi in adorazione del crocefisso, intriso di un emozionante pathos mistico.

Sempre al XVII secolo risale un commovente Cristo che mostra la piaga al costato, intenso per la profonda ricerca nell’esposizione delle sofferenze e sacrificio del Redentore, dipinto da Baldassarre Franceschini detto Il Volterrano, un soggetto che grazie all’artista incontrò molto successo nella Firenze del tempo e venne da lui stesso (e dalla valente bottega) replicato in più versioni.

Testimonianza del periodo rinascimentale è invece nel parlatorio una bella terracotta policroma dagli stilemi verrocchieschi, realizzata a tutto tondo e raffigurante il busto del Salvatore. L’abilità nel condurre il modellato e la rapidità con cui viene colta la naturalezza delle forme, sembrano condurre in direzione di uno dei migliori allievi del Verrocchio, assai pratico nell’arte plastica e cimentatosi più volte in simili realizzazioni, ovvero Agnolo di Polo, del quale può prendersi a confronto la decorazione fittile da lui messa in opera nel 1526 per la Cappella Spadari ad Arezzo.

AMBIENTI VISITABILI

1. Ingresso da piazza San Felice n. 6 (Firenze)

2. Corridoio del Conservatorio

3. Cappella affacciata sulla chiesa di San Felice

4. Uffici e direzione

5. Anti-refettorio

6. Refettorio

7. Canova (o cucina)

8. Chiostro

11. Coro della clausura

12. Corridoi dell'accoglienza

13. Terrazza panoramica

14. Sala delle reliquie

14. Chiesa di San Felice

Il percorso potrà subire variazioni (senza preavviso) in base alle esigenze della Comunità religiosa.

ELENCO DELLE OPERE VISIBILI

1 - Agnolo di Polo, Busto del Salvatore

2 - Volterrano, Cristo che mostra la piaga al costato

3 -  Jacopo Vignali, San Francesco d’Assisi

4 - Iacopo Chimenti detto L’Empoli, L’apparizione della Vergine col Bambino a san Giacinto

5 -Jacopo Vignali, La Vergine, santa Maddalena e Caterina d’Alessandria consegnano a
san Giacinto l’effigie di san Domenico di Soriano

6 - Matteo Rosselli, Ultima Cena

7 - Intagliatore fiorentino del XVI secolo, Crocifisso

8 - Taddeo Baldini, Martirio di San Pietro

9 - Pittore fiorentino del XVII secolo, Santa Caterina da Siena (copia da Cristofano Allori)

10 - Scultore fiorentino del XVI secolo, Madonna col Bambino

Come arrivare al Conservatorio di San Pier Martire

Il Conservatorio si trova a Firenze in piazza San Felice n. 6

L'ingresso è segnalato da un totem, qualora il portone di accesso fosse chiuso si prega di suonare al campanello

Dall'autostrada A1

Uscita casello Firenze sud-Autostrada A1 in 15 minuti, seguendo le indicazioni per Porta Romana, qui lasciare la macchina nei parcheggi a pagamento lungo i viali oppure al Parcheggio Oltrarno (Piazza della Calza, n. 1). Da qui in meno di dieci minuti a piedi si arriva al Conservatorio di San Pier Martire;

Da Siena

Usciti dalla superstrada Firenze-Siena o dalla SS 2 Cassia seguire le indicazioni per Firenze porta Romana, oppure prendere la Autostrada A1 direzione Roma, uscire al casello successivo Firenze Sud e seguire le indicazioni di cui sopra;

Da Nord (Mugello, Bologna)

Dalla SR 302 Via Faentina e dalla SR 67 Via Bolognese seguire le indicazioni per Firenze porta Romana dove si trova il parcheggio più vicino;

Da Arezzo e dal Valdarno

SS 67 Via Aretina giunti alle porte di Firenze seguire le indicazioni per Firenze porta Romana dove si trova il parcheggio più vicino;

In treno

- Firenze stazione centrale di S. Maria Novella: andare in Piazza Ognissanti (9 min a piedi) e prendere il bus C3 direzione e uscita in Piazza Pitti; a piedi in 16 min passando per via Tornabuoni;

- Firenze Campo di Marte: prendere il bus 13 in piazzale il David, scendere a Michelangelo Bastioni e prendere il bus c4 e scendere a Borgo San Jacopo, da qui in 5 minuti a piedi si arriva al conservatorio di San Pier Martire;

ATTENZIONE!

Il Conservatorio si trova in centro in zona a traffico limitato. Si consiglia di arrivare coi mezzi pubblici o di parcheggiare l'auto nei viali o nei numerosi parcheggi a pagamento (Parcheggio Oltrarno)

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Il pagamento sarà richiesto prima di accedere all'evento, direttamente sul posto.

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